Il presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, e il vice-presidente della Casagit, Gampiero Spirito, hanno fatto visita al Giardino della memoria di Palermo. “Un luogo unico che merita di assumere un significato molto importante” ha detto Giulietti ringraziando i cronisti siciliani per il lavoro che svolgono sui temi della legalità e della lotta alla mafia.
Il
presidente della Fnsi, Giuseppe Giulietti, ed il vice-presidente nazionale
della Casagit, Giampiero Spirito, hanno visitato il Giardino della memoria di
Ciaculli, il sito confiscato alla mafia e gestito dall'Unci e dall'associazione
nazionale magistrati.
Giulietti e Spirito hanno partecipato al Consiglio regionale dell'Assostampa
siciliana e, prima di ripartire per Roma, hanno accettato l'invito del
vice-presidente nazionale dell'Unci, Leone Zingales, che ha illustrato ad
entrambi il Giardino. Erano presenti anche l'ex vice-segretario nazionale della
Fnsi, Luigi Ronsisvalle, ed il presidente regionale dell'Unci Sicilia, Andrea
Tuttoilmondo.
Durante la visita, Giulietti è stato contattato telefonicamente dal presidente
nazionale dell'Unci, Alessandro Galimberti, con il quale si è complimentato per
l'attività dei cronisti sui temi della legalità e al quale ha annunciato che il
prossimo 3 maggio sarà a Reggio Calabria in occasione della Giornata nazionale
della Memoria dedicata ai giornalisti uccisi da mafie e terrorismo.
“Questo è un luogo unico - ha detto Giulietti - che merita di assumere un
significato molto importante sul tema della memoria. Il lavoro che stanno
svolgendo i cronisti in questo luogo, e sui temi della legalità e della lotta
alla mafia, è importante e non ci sono parole per ringraziarli”.
“Le parole del presidente Giulietti - ha sottolineato Leone Zingales - premiano
il nostro lavoro, e quello dei magistrati. In questo Giardino spendiamo
volentieri le nostre energie perché la memoria è un punto di riferimento
fondamentale su queste tematiche. Soprattutto se i destinatari della memoria
sono le giovani generazioni”.
Beppe Giulietti a
Palermo: "Dialogo interno e unità d'azione della categoria nei confronti
della politica e degli editori. Contro la crisi, poche proposte ma chiare"
“Il sindacato dei giornalisti deve liberarsi dal gioco delle correnti e
iniziare a discutere insieme delle cose concrete. L’esperienza unitaria
dell’Assostampa Sicilia in tal senso mi piace molto e va esportata anche a
livello nazionale. Del resto io credo molto nel significato della storia e
della tradizione, e non per nulla la Siciliana è una delle più antiche
associazioni stampa in Italia”. È stato un Giuseppe Giulietti a tutto campo,
quello che è intervenuto ieri a Palermo al Consiglio regionale del sindacato
dei giornalisti siciliani. Il Presidente della Federazione nazionale della stampa
ha toccato alcuni dei punti salienti del dibattito oggi aperto sullo stato
della categoria non risparmiando critiche. “Senza un collegamento stretto fra
tutti gli organismi – ha sottolineato
Giuliettti – non si va da nessuna parte. Basta con i personalismi e con gli
insulti fra le varie componenti. Occorre mettere in primo piano il metodo di
lavoro e non le persone. L’unità di azione non significa omologazione e quindi
bisogna mostrarsi compatti di fronte alla politica e agli editori e presentarci
con poche proposte ma chiare. Un primo appuntamento importante sarà già il
prossimo 22 febbraio quando sarà in Parlamento la legge sull’editoria. Ma anche
sul contratto dobbiamo evitare spaccature e ripristinare un metodo certo, che
non porti ad arrivare all’ultimo secondo per decidere il da farsi e come
pronunciarsi. Sulla riforma dell’Ordine, che nella passata legislatura era
pronta ma poi fu affossata, dobbiamo scongiurare un intervento di autorità ed
evitare la legge delega del Governo o comunque arrivare ad una contrattazione
sulla stessa legge delega. Anche sul lavoro autonomo, la commissione deve
esprimere una posizione unitaria, mentre occorre riprendere con urgenza la
questione della contrattazione nazionale sugli uffici stampa”.
Al dibattito ha partecipato anche Giampiero Spirito, vice Presidente vicario
della Casagit, che ha ricordato lo sforzo fatto dall’attuale gestione per
risanare la Cassa, passata da 19 milioni di deficit a 34 milioni di riserve.
“L’attuale trend della professione – ha aggiunto – non ci lascia però
tranquilli, considerato che dal 2012 abbiamo perso 5 milioni di contributi con
700 contrattualizzati in meno e ogni anno paghiamo 6 milioni di prestazioni con
un aumento annuo del 2%. Siamo inoltre di fatto passati da cassa integrativa a
cassa sostitutiva per il 54% e siamo rimasti integrativi solo per il 33%”.
In apertura il Segretario dell’Assostampa Sicilia Alberto Cicero aveva
sottolineato come “la presenza di Giulietti a Palermo apre le porte ad una
ripresa del dialogo fra l’Assostampa Sicilia e la Fnsi. Dialogo che nel corso
dell’ultimo anno si era quasi interrotto. La Federazione non può fare a meno
della Sicilia, una regione ricca di paradossi e contraddizioni e dove fare
questo mestiere è quindi più difficile che in altri posti, come testimonia il
grande tributo in termini di sangue che l’isola ha dovuto pagare negli ultimi
decenni. Una regione dove fino a poco tempo c’erano 118 televisioni, dove le
minacce e le intimidazioni sono all’ordine del giorno, dove gli editori, sempre
più arroganti, puntano ad abbattere ogni tipo di garanzia e dove la politica
cerca di sfruttarci o addirittura di sostituirci con un’informazione fai da te.
In Sicilia da un decennio abbiamo messo da parte beghe e rancori e ci siamo
rimboccati le maniche per lavorare insieme”.
Il Presidente dell’Associazione siciliana della stampa Giancarlo Macaluso ha
ribadito “la necessità di un maggiore raccordo della Fnsi con le realtà
regionali e locali, oltre che una migliore strutturazione dal punto di vista
dei servizi, in un momento di grave crisi per la nostra categoria che conta 113
mila iscritti, superata per numero da avvocati, ingegneri ed architetti, ma con
soli 16 mila contrattualizzati a tempo pieno”.
Alla riunione del Consiglio regionale hanno preso parte il Presidente
dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia Riccardo Arena, il vice Presidente nazionale e il Presidente
regionale dell’Unci, Leone Zingales e Andrea Tuttoilmondo e il Presidente della
Consulta regionale della Casagit Giulio Francese.
Da assostampasicilia.it