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Le Cpo Fnsi e Usigrai rilanciano l'appello delle giornaliste turche
Cpo-Fnsi 10 Ott 2016

La voce delle donne non può essere fatta tacere, le Cpo Fnsi e Usigrai rilanciano l'appello delle giornaliste turche

La voce delle donne non può essere fatta tacere: lo chiedono con forza le giornaliste del canale televisivo Hayatin Sesi TV, vittime della repressione del presidente turco Erdogan che ha già  portato in carcere 107 giornalisti e minaccia di arrestarne altri 200. Appello rilanciato dalle Cpo Fnsi e Usigrai.

“La voce delle donne non può essere fatta tacere”: lo chiedono con forza le giornaliste del canale televisivo Hayatin Sesi TV, vittime della repressione del presidente turco Erdogan che ha già portato in carcere 107 giornalisti e minaccia di arrestarne altri 200. Duemila e 300 giornalisti sono senza lavoro per la chiusura dei media dove erano impiegati.

Tra loro le colleghe di Hayatin Sesi Tv, canale oscurato dal regime turco assieme ad altri undici canali Tv e radio, dal 2008 impegnate in un programma (Ekmek ve Gul, Il Pane e le Rose) che dava voce alle lotte delle donne di tutto il mondo.

Un appello alla solidarietà internazionale lanciato dalle giornaliste turche a cui aderiscono anche le Commissioni Pari Opportunità di Fnsi e Usigrai e che, in occasione del convegno “No bavaglio sempre, comunque, dovunque”, organizzato al Circolo della Stampa di Milano, le giornaliste del sindacato rilanciano, invitando tutti a sottoscriverlo.

Messaggi di solidarietà possono essere spediti a ekmekvegul@evrensel.net.
Potete inviare tweet menzionando Hayatın Sesi TV @hayatin_sesi ed Ekmek ve Gül @ekmekvegul, usando gli hashtag #HayatinSesi e #EkmekveGul.
Per inviare lettere di protesta:
PM Binali Yıldırım: binali.yildirim@tbmm.gov.tr
RTUK: rtuk@rtuk.gov.tr
uls@rtuk.gov.tr

Di seguito e nella pagina “Documentazione” della sezione Pari opportunità del sito il testo integrale dell’appello.

@fnsisocial

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