Pubblichiamo oggi, sabato 21 dicembre 2024, la vignetta 'Beata Innocenza' del disegnatore Stefano Rolli.
Nel difficile mestiere di chi fa satira talvolta capita che le vignette non piacciano o non siano capite o siano sopra le righe. Non vogliamo indagare se la scelta di non pubblicare una vignetta sia perché si esercita l'articolo 6 o perché si è imboccata la strada della censura preventiva.
Il risultato non cambia. La satira è irriverente per definizione, non può essere appecorata o condiscendente. La satira certo deve esprimere un pensiero, una critica e non ha neppure bisogno di quella continenza tanto raccomandata per evitare querele. È satira. Anche Giulio Cesare - e ben prima delle Idi di Marzo - fu bersaglio di satira. E pure feroce. Non risulta che impedì ai romani di chiamarlo la Regina di Bitinia, ad esempio.
Da oggi in poi, il sito web della Fnsi pubblicherà le vignette rifiutate o cassate. A noi interessa solo che non siano offensive, maleducate o volgari. Perché anche la satira è misura di democrazia e libertà di informazione.